Prolasso Rettale

Definizione | Causa | Rischio, Rapporti sessuali e prolasso | Terapia

Abbiamo già parlato del colporettocele e della collegata sindrome da ostruita defecazione (FC, numeri 32 e 42 del 2003). In quella occasione si è solo accennato al prolasso rettale e ai prolassi della sfera urogenitale; è bene, quindi, chiarire alcuni concetti per evitare confusione tra i termini.

prolasso rettale esterno

Definizione

A differenza del rettocele, che rappresenta uno scivolamento del reno verso la parete posteriore della vagina, il prolasso rettale, o procidentia, è una fuoriuscita patologica del retto, attraverso il canale anale, verso l'esterno. Può essere parziale (se riguarda solo la mucosa) o totale (ditutta la parete dell'organo), e può essere associato a emorroidi (prolasso rnucoemorroidario o rettoemorroidario). Può causare ìncontinenza da stress a gas e feci, dolore, sanguinamenti e alternanza di diarrea e stipsi. La fuoriuscita della mucosa rettale è causa di ano umido e di perdita di muco con irritazione perianale e conseguente prurito anale. In presenza di questi sintomi, e perfezionata la diagnosi, l'intervento chi rurgico risolve quasi tutte le problematiche.

prolasso rettale esterno

Causa e Sintomi

Esistono, poi, prolassi che causano alterazioni della dinamica pelvica e riguardano la vescica, l'utero e talvolta l'intestino. Questi visceri possono erniarsi nella vagina fino ad arrivare al suo sbocco esterno; la stessa vagina può rolassare nel retto, ma anche all'esterno. La causa di questi prolassi è l'indebolimento dei legamenti e dei muscoli della pelvi. Il prolasso uterino o isterocele, assodato o meno al prolasso della volta vagìnale, è il risultato anche dello sfìancamento dei suoi legamenti di sostegno. Il prolasso vescicale o cistocele è la fuoriuscita della vescica urinaria attraverso la parete anteriore della vagina. Il prolasso intestinale o enterocele è un'erniazione nel canale vaginale o nel retto dell'intestino tenue. La maggior parte degli enteroceli si sviluppa verso il basso, tra i legamenti uterosacrali e lo spazio renovaginale. Il sintomo più rilevante è il senso di pesantezza, più accentuato in posizione eretta, meno in quella supina. Può esserci incontinenza urinaria.

Rischio, Rapporti sessuali e Prolasso

Molto spesso ci si domanda se il rapporto sessuale è controindicato in caso di prolasso rettale, di rettocele, cistocele, isterocele (prolasso uterino), emorroidi, ragadi anali. Altre volte il dubbio viene in merito al ruolo del rapporto sessuale nella genesi di un prolasso. Normalmente un rapporto vaginale “ordinario” non è controindicato né può essere considerato responsabile del prolasso, rettale, vescicale, uterino o vaginale; neanche di emorroidi o ragadi.

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Terapia

L'intervento chirurgico, volto al riposizionamento dell'organo erniato e al rinforzo dei suoi sostegni, risolve buona parte dei sintomi.


Autore: Prof. Massimo MONGARDINI