La dieta mediterranea nella prevenzione di tumori del colon retto

In definitiva anche nella prevenzione di tumori del colon retto si consiglia il ritorno ad un modello di d i a i t a  Mediterranea in cui il termine “dieta” viene considerato nella sua accezione più vera di  “norme di vita” (alimentazione, attività fisica, riposo, ecc.) atte a mantenere lo stato di salute
1. Il modello alimentare di tipo mediterraneo (più povera di carni e grassi d’origine animale, più ricca di pesce, olio di oliva, frutta, ortaggi e legumi) sembra infatti essere in grado di aiutare, anche,  nella prevenzione dei tumori del colon-retto.
Anche in questo caso però non bisogna eccedere e rispettare le razioni previste dalla piramide settimanale dello stile di vita italiana che si basa sulla definizione di Quantità Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica. http://www.piramidealimentare.it/
La piramide alimentare italiana, elaborata dall’Istituto di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza” (http://w3.uniroma1.it/scialim) , indica i consumi alimentari giornalieri consigliati. Vengono date indicazioni sulle quantità di cibo da consumare ogni giorno secondo il criterio della quantità benessere QB (porzioni di alimenti in grammi) e che equivalgono all’incirca a

  • 1-2 porzioni al giorno di latte e derivati
  • 4-5 porzioni al giorno di cereali (pane, pasta,…)
  • 1-2 porzioni di legumi a settimana
  • 4-5 porzioni al giorno di frutta e verdura
  • 3 cucchiai di olio di oliva ogni giorno

Un eccessivo apporto di alimenti o nutrienti (foss’anche di quei cereali non raffinati ricchi in fibre, che hanno dimostrato un effetto positivo sulla prevenzione di tumori o malattie degenerative) non solo non avrà un effetto benefico  aggiuntivo, ma avrà effetti negativi. 
Infine c’è da notare che se un’alimentazione corretta ed equilibrata secondo il modello Mediterraneo (e quindi ricca in acidi grassi essenziali, vitamine del gruppo B, antiossidanti, …) è in grado di contribuire alla prevenzione di tumori e malattie degenerative lo stesso non si può dire per i supplementi orali di queste stesse sostanze.
La supplementazione con integratori di vitamine, sali minerali, antiossidanti, …  (“naturali” o “di sintesi” che siano) non è in grado di correggere le nostre eventuali cattive abitudini alimentari né tanto meno di prevenire le malattie che ne sono la conseguenza.
2. Attività fisica Il 30% del dispendio energetico giornaliero di un soggetto adulto sano dovrebbe essere attribuibile all’attività fisica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS -, la pratica di un’attività sportiva o motoria ha effetti benefici sullo stato di salute. Si consiglia di praticare almeno 30 minuti al giorno di attività fisica moderata, corrispondenti più o meno a 10.000 passi per ottenere benefici per la salute.
Nella piramide italiana per l’attività fisica la Quantità Benessere consigliata di attività motoria o sportiva è 2 QB (ognuno di  15 minuti) ricordando che lattività sportiva (che, in genere, richiede strutture, organizzazione e coordinamento dei movimenti) non sostituisce l’attività motoria (caratterizzata dall’uso dei propri muscoli per le attività quotidiane, come il camminare e fare le scale) e che entrambe vanno praticate con regolarità per il nostro benessere. http://www.piramidealimentare.it/